Corteccia FLIC

L’Uomo si fa Corteccia

di Carla Trivellone

Le impronte sulle terre delle opere di Carla Trivellone viste contro sole rivelano superfici arboree.

L’uomo si fa corteccia, radica curioso, lignifica attonito, incredulo, passivo, desideroso per ricostruire una nitidezza ai differenziati caratteri del quotidiano.

Come vive qui? Non chiede.

Germoglia, assorbe e la forma a nuova vita irrompe.

Facendo il suo corso subisce il logorio nervino, silente e spinale del consumismo inarrestabile che, affondando le radici, prosciuga, ingrossa, si difende come può eccedendo nella mancanza, si libera, esplode, si nasconde, si intreccia.

Il giardino del suo cuore brucia, brulica, brama e bruto il volto non sa esprimere ciò che profondamente gli dà la possibilità di evolvere.

Carla si concentra sulla fioritura di una forma accogliendo quel senso di libertà tipica della natura che, permeandola, alla terra aderisce.

Giada Ciarcelluti, giornalista

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