19 agosto 2015, ore 21:30

DATI TECNICI
Regia: Bonifacio Angius
Cast: Stefano Deffenu, Mario Olivieri, Noemi Medas, Alessandro Gazale, Andrea Carboni
Genere: drammatico
Durata: 103’
Anno: 2014
Casa di Produzione: Il Monello Film
Uscita: 22 gennaio 2015

Trama

“Angelino ha 35 anni e, dopo la morte della madre, vive con il padre Peppino. Angelino non ha un lavoro, non ha desideri e non ha una ragazza. La sua vita trascorre tra le richieste del padre, che lo vorrebbe impegnato in un’attività e magari anche sposato, e un triste bar. Intorno a loro un grigio inverno che muta i colori della Sardegna, una radio che trasmette prediche religiose e una situazione economica in cui la crisi domina.”

Bonifacio Angius con Perfidia riesce a centrare in pieno l’obiettivo di realizzare il primo lungometraggio di finzione realizzando un ritratto complesso e amaro di una condizione esistenziale che è al contempo radicata nel territorio portato sullo schermo (un angolo di Sardegna) e rappresentativa di miriadi di situazioni analoghe italiane e non. Perché Angelino non è lo scemo del villaggio, non è un depresso né tanto meno un bamboccione da stereotipo socioeconomico. Soffre piuttosto di un autismo sociale che non gli impedisce di porre e di porsi domande (solo apparentemente banali) che vanno ad impattare contro un muro di gomma che persegue l’indifferenza come obiettivo auspicabile. Anche quando sembra che la vita gli scorra sopra senza lasciare traccia nel suo intimo impermeabile a qualsiasi evento non è così. Angelino in realtà soffre per un rapporto con una figura paterna che lo ha avuto al fianco senza accorgersi di avercelo. Perché Peppino è un padre che ha svuotato nell’intimo la consorte e che non sa neppure che cosa ha o non ha condiviso con il figlio. A questo si aggiunge una distorta proposta della religiosità vista solo dal punto di vista del giudizio e della possibile punizione.
Tutto quanto è stato quasi congelato nel lasciarsi vivere del giovane uomo avrà però modo di emergere con una grande lucidità che Angius sa cogliere con profonda partecipazione riuscendo però a non trascurare di innervare la sua sceneggiatura con una dolente ironia.


BIOGRAFIA

Bonifacio Angius nasce a Sassari nel 1982. Da sempre appassionato di cinema, nel 2002 si trasferisce a Firenze dove si iscrive alla Facoltà di Psicologia e segue il corso di recitazione presso la scuola di cinema “Immagina”. Nello stesso anno inizia da autodidatta ad interessarsi di regia, montaggio e sceneggiatura, recita in vari cortometraggi amatoriali e insieme a Stefano Deffenu fonda la “Garanza”, una specie di società in cui materiali e risorse umane vengono messe in comune per realizzare opere audiovisive. Nel 2003 realizza il suo primo cortometraggio dal nome “L’arte di essere felici” che scrive, dirige, monta e interpreta. Nel 2004 insieme a Pietro Pittalis, un pastore-agricoltore-attore dal talento inestimabile, realizza “Ultimo giorno d’estate”, la storia di un vecchio vedovo ubriacone che vive ai margini di un paese ed è oggetto di scherno di bambini che lo credono matto. “Ultimo giorno d’estate”, pur essendo realizzato con un budget irrisorio, partecipa e riceve riconoscimenti in vari festival in Italia e all’estero.
Nel 2006 realizza “”N SA ‘IA”, cortometraggio di 29 minuti interamente in sardo che racconta la storia di un bandito clownesco alle prese con un figlio lento di comprendonio.
Nel 2011 esce nelle sale il suo primo lungometraggio: “SaGràscia”, metà commedia, metà road movie ambientato in una Sardegna da sogno.