in mostra dal 18 al 29 luglio 2015

“La Luce di Maya” è il titolo della mostra di Morena Antonucci. I suoi dipinti rappresentano la terra d’Abruzzo aspra e dolce, forte e gentile di dannunziana memoria. Dipinti dalla energica gestualità e cromaticità. L’utilizzo attento e fantasioso di colori dai toni caldi e freddi quali l’arancio, il rosso, l’azzurro, il verde hanno permesso alla pittrice di ricreare l’anima di un mondo interiore ed esteriore, terreno e spirituale. Dipinti che possiamo considerare delle vere e proprie ”complete sintonie”, sintonia tra uomo e paesaggio, tra uomo e natura, tra uomo e artista. La sua arte riproduce il ”tempo” in cui vive e opera  l’artista, costruita con sentimenti, emozioni, istinto, percorsi leggeri ed accidentati che vedono e sentono, che fanno vedere e fanno sentire.

Angela Troilo

BIOGRAFIA

Morena Antonucci nasce a Latina nel 1965. Individuata nel 1996 dal critico d’arte Giorgio Agnisola, ha avuto modo di frequentare, fino ai primi anni del terzo millennio, lo studio dei Maestri Andrea Martone ed Ennio Calabria, pur tuttavia mantenendo, come sottolineato nel 2006 dallo storico dell’arte Carlo Fabrizio Carli, una dimensione pittorica del tutto personale, autonoma ed autoreferenziale.
Dal 2004 ha avviato il percorso artistico ed esistenziale Proiezioni sostenibili, patrocinato sin dagli esordi dall’Ente Parco Nazionale della Majella, cui nel 2006 la Ianieri edizioni ha dedicato l’omonima pubblicazione con approfondimenti critici di Giuliano Manacorda, Carlo Fabrizio Carli e Rosalba Silvestri. Il percorso è stato altresì documentato dallo speciale servizio televisivo di Rai3 Abruzzo del 26 settembre 2006, a cura di Domenico Logozzo.
Tale ciclo di dipinti è stato esposto, con mostre personali, in prestigiose sedi nazionali ed internazionali quali ad esempio: Museo Michetti di Francavilla al Mare, il Palazzo degli Studi di Lanciano, il Théâtre des Capucins di Lussemburgo, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia (Germania), la Galleria Trifoglio Arte e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Definita da Mons. Bruno Forte “artista al servizio della bellezza e dell’amore”, nel 2011 ha realizzato il logo per il Convegno ecclesiale dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Nel 2013 pone in essere il progetto Arte come Bene Relazionale per il quale le viene affidato l’incarico di realizzare dipinti murali di grandi dimensioni negli ambienti principali del Castello Medievale del Comune di Gamberale (CH).
L’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg (Germania) l’ha invitata, nel mese di maggio 2014, a rappresentare l’Italia ed in particolare il Parco Nazionale della Majella, con una mostra personale inerente al Lupo ed al suo valore simbolico, nell’era contemporanea, quale metafora dei concetti di bene relazionale e di sostenibilità ambientale-culturale, in tale circostanza l’Assessorato alla Cultura del Comune di Wolfsburg ha acquistato una sua opera di grandi dimensioni, collocata nel famoso Planetarium della città.
Nel 2015, un documento visuale sul suo percorso artistico in Abruzzo, a cura di Silvia Di Salvatore, diventa parte integrante della Mostra “Majella: Domus Christi, Domus Naturae”, presentata dall’Ente Parco Nazionale della Majella presso i MUSEI VATICANI di Roma.
Su invito dell’Agenzia Consolare di Wolfsburg, Germania, è stata selezionata per rappresentare l’Italia al 13° Symposium Internazionale d’Arte di Lüben-Wittingen, dal 21 al 31 agosto 2015.
Sue opere sono presenti in rilevanti collezioni private e pubbliche in Italia ed all’estero, fra cui il Comune di Wolfsburg c/o Planetarium, la Pinacoteca Internazionale d’Arte Francescana delle Marche, la Collezione Alfredo e Teresita Paglione connessa al Museo En Plein Air di Mosaici di Tornareccio (Ch) e il Museo d’Arte Costantino Barbella di Chieti.
Ѐ inserita nel Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori, edizione 2003, e il suo percorso artistico è documentato presso l’ARBIQ Archivio Biblioteca della Fondazione Quadriennale di Roma.

e-mail: viart@inwind.it
web: www.facebook.com/morenaantonucci.parcomajellaarte


ART EXHIBITION

“La Luce di Maja” is the title of the exhibition of Morena Antonucci. Her paintings represent the land of Abruzzo which is sweet, strong and a reminder of the poet D’Annunzio with energetic gestures and chromaticity. The attentive and imaginative use of warm and cool colours like orange, red, blue, green allowed the painter to recreate the soul of an inner and outer world that is both earthly and spiritual. Paintings that we can consider “complete harmonies” between man and nature and man and artist. Her art shows the “time” in which the artist lives and works, built with feelings, emotions, instinct, light and rugged paths that they see, hear and feel.

Angela Troilo

BIOGRAPHY

Morena Antonucci

Morena Antonucci was born in Latina (RM), in 1965. Discovered in 1996 by the art critic Giorgio Agnisola she was able to attend the study of the Masters Andrea Martone and Ennio Calabria, whilst maintaining a visual style entirely personal, autonomous and self-referential as stated in 2006 by the art historian Carlo Fabrizio Carli.
In 2004 she started her artistic, sustainable and existential projects, sponsored since its creation by Majella National Park, where in 2006 the Ianieri editions dedicated a publication to this with in-depth critical reviews from Manacorda Giuliano, Carlo Fabrizio Carli and Rosalba Silvestri. The path was also documented by Domenico Logozzo (RAI-3 Abruzzo) through a special television service on 26 September 2006.
This cycle of paintings was exhibited along with solo exhibitions in prestigious national and international venues such as: Michetti Museum of Francavilla al Mare, the Palazzo degli Studi di Lanciano, the Théâtre des Capucins Luxembourg, the Italian Institute of Culture Cologne (Germany), the Clover Art Gallery and the Museum of Art Costantino Barbella of Chieti.
Defined by Mons. Bruno Forte as the “artist at the service of beauty and love”, in 2011 she created the logo for the Ecclesial Congress of the Archdiocese of Chieti-Vasto.
In 2013 she puts in place the project ‘Art as Relational Good’ to create large murals in the main rooms of the medieval castle of the city of Gamberale (CH).
In May 2014 the Italian Institute of Culture in Wolfsburg, Germany invited Morena to represent Italy, particularly the Majella National Park, with an exhibition relating to the wolf and its symbolic value, in contemporary times, as a metaphor of the concepts of relational goods and environmental sustainability and culture. The Department of Culture of the City of Wolfsburg has purchased one of her large works, located in the famous Planetarium of the city.
In 2015, a visual document concerning her artistic path in Abruzzo, cured by Silvia Di Salvatore, becomes an integral part of the exhibition entitled “Majella: Domus Christi, Domus Naturae”, presented by Majella National Park at the Vatican museum in Rome.
She was invited to represent Italy by the Consular Agency of Wolfsburg, Germany at the 13th International Symposium of Art Lüben-Wittingen, from 21 to 31 August 2015.
Her works are in major private and public collections in Italy and abroad, including the City of Wolfsburg c/o Planetarium, the Marche International Franciscan Art Gallery, the Collection Alfredo and Teresita Paglione connected to the museum En Plein Air Mosaics of Tornareccio (CH) and the Art Museum Costantino Barbella of Chieti.
She is included in the Mondadori 2003 Catalogue of Modern Art and her artistic career is documented at the ARBIQ Archive Library Foundation Quadrennial of Rome.