Il FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea nasce nel 2014 con la vocazione di proporre un festival di arte contemporanea che andasse oltre l’arte, nel tentativo di offrire input, suggestioni, spunti di riflessione che consentissero ai visitatori di portar via non delle certezze ma delle domande a cui trovare una risposta.

Il 2020, per tante ragioni, è un anno strano, ci ha spinto a rivedere le nostre priorità, a cambiare le nostre abitudini, ad apprezzare cose che prima ignoravamo. Il lockdown imposto per vincere la battaglia contro il coronavirus ha modificato le nostre vite, non ci ha resi migliori ma sicuramente ha lasciato un segno. Il curatore Ralph Rugoff lo scorso anno scelse come titolo per la Biennale Arte 2019 la frase «Che tu possa vivere tempi interessanti», antico anatema cinese, un augurio ironico che auspica periodi di incertezza, crisi e disordini, sembrerebbe stata quasi una sorta di premonizione, perché quei tempi “interessanti” sono arrivati.

L’Associazione “I Cinque Sensi” ritiene sia necessario, dopo questo indispensabile periodo di chiusura, ripartire dall’arte e dalla cultura, perché ora più che mai abbiamo tutti bisogno di uscire dall’oppressione di una pandemia per tornare alla bellezza.

Questa VI edizione si pone come obiettivo quello di scoprire ciò che di bello è stato creato nel periodo di chiusura da Covid.

Il FLIC 2020 vuol provare ad indagare come questo momento storico straordinario abbia influenzato l’arte, scoprire cosa è emerso dalle opere prodotte durante la chiusura forzata, proponendo una lettura e una comprensione più consapevole del mondo contemporaneo attraverso i lavori di 20 artisti di età e stili molto diversi, che hanno accettato di partecipare ad una collettiva che aprirà presso il bellissimo spazio del Polo Museale Santo Spirito di Lanciano venerdì 31 luglio e chiuderà mercoledì 16 settembre 2020.

Antonella Scampoli