in mostra dal 28 luglio al 24 agosto 2017

“A Volte la Realtà è Più Bella dei Sogni” è il titolo della mostra di Felice Tagliaferri.

“La scultura rappresenta per me una necessità, non un lavoro. Scolpisco per sentirmi bene, per rendere il marmo come lo sto pensando, lavorandolo e rifinendolo nei minimi dettagli”. E’ questo lo spirito dell’artista Felice Tagliaferri, un percorso di vita iniziato vent’anni fa nella bottega di Nicola Zamboni, scultore bolognese, esperienza che ha fatto sì che la scultura diventasse una sua compagna di vita. Con grande naturalezza e semplicità plasma diversi materiali come creta, marmo, legno e pietra. Grazie alla sua abilità tecnica riesce a comunicare se stesso, a raccontare un’idea, un sentimento, un’emozione, un pensiero. Le sue sculture rimandano alla gentilezza, levigatezza, perfezione, armonia ed eleganza di Antonio Canova.
Uomo di grande sensibilità, energia e  positività è un esempio indiscusso di resilienza. Al FLIC 2017 porta una mostra dal titolo “A volte la realtà è più bella dei sogni” con la quale emblematicamente riconferma la sua capacità di leggere la realtà in una chiave entusiasta e consapevole, dimostrando con le sue innegabili doti di scultore come con la volontà e la determinazione si riescano a superare brillantemente i “limiti” che la vita ci impone.

Angela Troilo

Biografia

Felice Tagliaferri è uno scultore non vedente noto a livello internazionale. Ha intrapreso da oltre vent’anni un percorso artistico molto personale e particolare da lui stesso riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”.
Le sue creazioni sono infatti sculture non viste, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili.
Diplomato Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte di Ancona. Ha frequentato il corso di scultura presso il Maestro Nicola Zamboni, famoso scultore bolognese e docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera (MI) e seguito diversi studi di maestri scultori di Carrara. Felice oltre a scolpire è anche un ottimo maestro. Ha fondato la Chiesa dell’Arte, la prima scuola d’arte plastica aperta a tutti diretta da uno scultore non vedente.

MOSTRE E ATTIVITÀ ARTISTICHE

Dal 2001 ad oggi Felice Tagliaferri ha partecipato a numerose mostre e concorsi a livello internazionale, simposi, installazioni e sculture di piazza in molte città italiane. Fra gli avvenimenti più importanti ricordiamo:
– La mostra delle sue opere allestita presso i locali del Vittoriano a Roma, inaugurata dall’allora Presidente della Repubblica Ciampi;
– Preparazione di una statua valida come premio commissionata dallo IUTA (International University Theatre Association) per il Premio Nobel Dario Fo come personalità rilevante del Teatro Contemporaneo.
– Consegna della scultura “Omaggio a Roma” alla A.S. Roma.
– Esposizione di una selezione di opere all’interno della mostra “Toccare l’arte Vedere con le Mani” allestita dal Museo Statale Omero all’interno del Monastero Santa Chiara di Napoli.
– Esposizione di una selezione di opere presso l’Istituto di Cultura Italiana di Praga.
– Esposizione della scultura Cristo Rivelato al Museo Archeologico di Napoli, al Meeting di Rimini, nella Basilica di San Domenico di Ancona, all’OPSA di Padova, a Palazzo Tursi di Genova e altre prestigiose sedi.
– Mostra personale presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Bologna.
– Ideazione del primo Simposio di Scultura su marmo per non vedenti in collaborazione con il Comune di Carrara e la ditta Pemart Srl.
– Mostra personale presso la Basilica di San Marco a Milano.
– Partecipazione al film documentario “Per altri occhi” di Silvio Soldini e Giorgio Garini, vincitore del Nastro d’Argento 2014.
– Conduzione del workshop “La mimica facciale” presso il MACRO di Roma con esposizione di una piccola selezione di opere.
– Mostra delle sue opere presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, l’Auditorium di Chiavari, il complesso museale di Santa Maria della Scala di Siena, Ca’ la Ghironda ModernArtMuseum di Zola Predosa (BO), Complesso Museale San Domenco di Forlì.
Felice Tagliaferri collabora con il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, i Musei Vaticani, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di Venezia, Ca’ la Ghironda Modern Art Museum.
E’ tra i protagonisti del libro di Candido Cannavò “E li chiamano disabili”, edito da Rizzoli nel 2005, e del libro di Mauro Marcantoni “I ciechi non sognano il buio”, edito da FrancoAngeli nel 2008. Adina Pugliese gli ha dedicato un capitolo del suo libro “L’arte è utile. Comunque bella”. E’ stato inoltre citato su diverse testate giornalistiche e trasmissioni televisive e numerose tesi di laurea presso Accademie d’Arte e Università italiane ed estere.
Ha partecipato come relatore a diversi convegni, tra cui “Si può sorridere nel dolore” a fianco del medico clown Patch Adams.
Da anni tiene laboratori didattici nelle scuole di ogni ordine e grado e dal 2007 conduce laboratori al buio di sua ideazione in collaborazione con diverse associazioni. Dal 2016 è arte-terapeuta accreditato.
Nel 2014 ha partecipato a un progetto di CBM Italia Onlus che prevedeva l’avvio di un laboratorio artistico permanente alla Bethany School di Shillong, in India, durante il quale ha insegnato a un gruppo di studenti disabili e ai loro insegnanti le tecniche di lavorazione della creta. L’intero progetto è stato ripreso da Silvio Soldini e Giorgio Garini nel documentario “Un Albero Indiano”.

web: http://www.chiesadellarte.it/